Come funziona un gruppo su Facebook (e quando è il caso di crearlo)

Come funziona un gruppo su Facebook (e quando è il caso di crearlo)

Facebook ha enfatizzato l’importanza dei gruppi nella costruzione di comunità. Infatti, secondo la nuova mission di questo social network i gruppi sono rilevanti per riuscire a interagire e coinvolgere al meglio la comunità.

Ed è a fronte di ciò che i gruppi stanno guadagnando più visibilità e nuove funzionalità, e quindi stanno diventando anche più importanti per le aziende, i marchi e i professionisti, che dovrebbero valutare se investire o meno nell’apertura di un gruppo Facebook.

Infatti, è importante notare che analogamente a quanto accade con le pagine, anche con i gruppi esistono opportunità di monetizzazione (nell’articolo di blog di Postpickr su come fare soldi su Facebook è possibile approfondirle) che possono essere sfruttate dagli amministratori per generare guadagni, come ad esempio gli abbonamenti a pagamento per l’accesso a contenuti esclusivi o le affiliazioni con aziende per la promozione di prodotti o servizi.

L’importanza dei gruppi nell’ecosistema Facebook

I gruppi Facebook rappresentano spazi dedicati dove gli utenti possono connettersi attorno a interessi comuni.

Con funzionalità quali Insights per i gestori, domande personalizzabili per i nuovi membri, e la gestione automatizzata delle iscrizioni, i gruppi sono divenuti strumenti sofisticati per l’engagement.

Inoltre, l’algoritmo della Sezione Notizie favorisce i post che stimolano discussioni e interazioni, incrementando la visibilità dei contenuti dei gruppi rispetto a quelli delle Pagine.

Valutare la creazione di un gruppo Facebook

Prima di decidere di creare un gruppo, è fondamentale considerare gli obiettivi e il target. Ecco alcuni casi in cui può essere vantaggioso:

  • Per i clienti: offrire contenuti esclusivi e promozioni, e coinvolgerli nelle decisioni aziendali attraverso il feedback.
  • Per i potenziali clienti: utilizzare il gruppo come strumento per fornire valore e facilitare il percorso verso l’acquisto.
  • Per i partecipanti ai corsi/eventi: creare comunità dedicate per scambiare idee e materiali, sotto la supervisione del brand.
  • Per i lettori: in particolare per le testate locali, i gruppi possono rafforzare il rapporto con il pubblico e servire come fonte di feedback e segnalazioni.
  • Per dipendenti e collaboratori: incentivare la comunicazione interna, anche se esistono strumenti appositi come Workplace by Facebook.
  • Per “verticali”: creare gruppi tematici che possano fornire insights sulle preferenze del pubblico e stimolare il dialogo attorno a prodotti/servizi specifici.

Monetizzare un gruppo Facebook

Creare un gruppo Facebook può anche diventare una fonte di reddito o di valore per il business.

Ad esempio, è possibile offrire vantaggi esclusivi ai membri, come sconti e anteprime, tracciando le conversioni con parametri UTM.

Si possono anche distribuire le risorse gratuite, successivamente sfruttando tecniche di e-mail marketing per il nurturing dei contatti.

Tra le strategie per monetizzare il gruppo Facebook c’è anche l’accesso al gruppo a seguito del rilascio di informazioni dedicate e di un’offerta di supporto attraverso una landing page dedicata.

Infine, si possono stabilire anche delle partnership e si possono sfruttare i programmi di affiliazione per generare entrate.

La gestione efficace di un gruppo Facebook

Creare un gruppo è alla portata di tutti, ma per assicurarsi che diventi una risorsa di valore, bisogna lavorare in modo attento su diversi punti, ossia:

  • Costruire una community: mirare a un pubblico interessato, evitando l’inserimento forzato di membri non attivi o non pertinenti.
  • Moderare attivamente: gestire la community per evitare spam e contenuti inappropriati.
  • Animare la community: proporre discussioni, stimolare l’interazione e fornire contenuti di valore.

I pro e i contro della creazione di un gruppo

I vantaggi della creazione di un gruppo Facebook includono la possibilità di creare una comunità attiva e proattiva intorno al brand e di generare interazioni che aumentano la visibilità dei contenuti.

I contro sono rappresentati dalla necessità di costruire da zero e di impegnarsi costantemente nella moderazione e animazione del gruppo. Ma allora conviene o no aprire un gruppo? Non c’è una risposta univoca. Ogni brand deve valutare il valore potenziale di un gruppo in relazione agli obiettivi specifici. È essenziale considerare le risorse necessarie per la gestione e come il gruppo si inserisce nella strategia complessiva del brand.